Uno studio dell’Università di Urbino, realizzato in collaborazione con ENEA e Università di Singapore, ha permesso di individuare in alcuni farmaci già in uso nella pratica clinica, proprietà che contrastano i meccanismi cellulari e molecolari dell’infezione da virus SARS-CoV-2 e la progressione della malattia COVID-19.
La ricerca, realizzata con il Big Data approach, ovvero utilizzando piattaforme computazionali che raccolgono una grande mole di informazioni, è stata pubblicata sulla piattaforma internazionale “Research Square” e accettata dalla rivista internazionale peer-reviewed “Frontiers in Pharmacology”.
Il lavoro è stato ispirato al “repurposing”, ossia riqualificazione - tra le linee guida raccomandate dalla Commissione Europea – e prende in considerazione farmaci già in uso, approvati sia dall’European Medicines Agency (EMA) che dalla Food and Drug Adminstration (FDA). Lo ...
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