L’abitudine di spezzare o sminuzzare le pasticche che si devono assumere per una terapia può essere pericolosa. Gli esperti della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) segnalano infatti che la pratica, messa in atto soprattutto dai più anziani che fanno fatica a deglutire, ha l’effetto di alterare la struttura dei farmaci e di ridurre l’efficacia della terapia.
Quando si spezza una pillola, infatti, in molti casi i pezzi non sono delle stesse dimensioni. Anche usando un taglia-pillole, il dosaggio cambia di circa il 15 per cento rispetto a quello prescritto.
Nicola Ferrara, presidente Sigg e ordinario di Medicina interna e geriatria dell'Università Federico II di Napoli, commenta: «può essere pericoloso in caso di farmaci con una finestra terapeutica stretta, che hanno cioè effetti tossici a dosaggi che si discostano anche di pochissimo dalla terapia. Non vanno spezzate ...
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